Assalto
Antonio Di Lorenzo
Assalto
(La storia di Reiya)
Reiya arrivò su Terra Due, in un tempo precedente di vent’anni il salvataggio di Fiethsing da parte di Kaguya. Nella storia originale, quest’epoca avrebbe dovuto coincidere con la fine della battaglia contro gli Cthulhu. A quanto sembrava, anche questo mondo era stato ricreato dalla magia del tempo.
Reiya raggiunse la piazza di una città, dove vide una cantastorie girovaga con un teatrino di carta kamishibai. Un gruppetto di bambini si era radunato intorno a lei e la osservava attentamente, gli occhi pieni di lacrime. Preoccupati, dei genitori si erano avvicinati per chiedere cosa fosse successo.
“Tutte le sue storie… sniff…” singhiozzarono i bimbi, “hanno un finale così triste!”
Reiya sentì un brivido risalirle lungo la schiena nel percepire lo strano potere magico emanato dal bizzarro teatrino.
“Ci sono ancora così tante storie da raccontare…” cominciò la cantastorie. “Servirebbero mille e una notti per narrarle tutte. Di certo, però, tutti questi racconti” disse, dardeggiando un inquietante sorriso, “terminano con un finale meravigliosamente misero.”
Mentre la cantastorie finiva di parlare, un’ombra nera sgorgò dal palco di carta del teatrino, ghermendo le gambe dei bambini. I piccoli spettatori cominciarono ad affondare nell’oscurità, gridando disperatamente. I genitori che si erano radunati lì intorno si unirono a quel coro di urla terrorizzate, ma furono a loro volta risucchiati e consumati dall’ombra.
“… e così tutti i bambini sparirono dalla città, e tutti gli altri vissero per sempre felici e contenti. Fine.”
La cantastorie itinerante narrò quell’ultima storia con un tono orribilmente divertito. “Una nuova aggiunta alla mia raccolta… sono certa che “Kaguya” sarà soddisfatta di questo sacrificio.”
Reiya le si avvicinò, avendo finalmente capito di chi si trattasse. La cantastorie notò la presenza di Reiya, no… sembrava quasi che ne avesse anticipato l’arrivo, e che quell’esibizione fosse un macabro benvenuto nei confronti del vampiro.
“Scheherazade.”
“Bene, bene, bene, Reiya. Siete venuta. Sapevo che mi avreste raggiunta, qualora io non fossi riuscita a fermarla. Da parte del sistema della Trama del Tempo, vi dò il benvenuto su questo mondo.” Scheherazade si esibì in un breve ma elegante inchino. “Ora che siete divenuta immortale, spero che la vostra sofferenza qui sia eterna. Vi prego, mostratemi il più meraviglioso, tragico finale che possa mai essere sognato.”
Ormai era chiaro che Scheherazade non era più quella di un tempo, e Reiya si lanciò all’attacco. “Falla a pezzi! Luna Minacciosa!”
La spada di Reiya tagliò il busto di Scheherazade a metà, solo per scoprire che il suo corpo era cavo, pieno fino allo spasimo di piccole bambole. Gli automi cominciarono a riversarsi fuori dal torso macellato, rivelando di avere le fattezze dei bambini assorbiti poco prima da quella misteriosa marea nera.
Un’emozione incomprensibile, un misto di gioia e tristezza riempì gli occhi di Scheherazade mentre la lama di Reiya la trapassava. “Siete diventata forte, Reiya. Sono fiera di voi, davvero. Ma dovreste davvero prestare attenzione alle cose che si muovono intorno a voi.”
Una mano nera come la pece comparve dal nulla, trafiggendo l’addome del vampiro. La sua spada si bagnò del suo stesso sangue, e reagì immediatamente scintillando di un colore cremisi brillante, come se quel liquido fosse stato assorbito attraverso il filo dell’arma.
“Ma cosa…”
Dietro Reiya, la “Strega che Tesse il Tempo” in persona era apparsa. Era stata lei a ferirla in quel modo, senza esitazione alcuna. Reiya sentì che quella mano oscura stava cercando di strappare qualcosa dal suo corpo, la sua stessa essenza, e solo grazie al potere dell’Eternità la ragazza riuscì a resisterle. Una volta compreso che quella preda andava oltre il suo potere, la Strega la gettò da parte e scomparve nuovamente nelle ombre, veloce come si era manifestata. Ormai questo mondo era stato lasciato indietro, e un nuovo scenario sarebbe stato approntato. Anche Scheherazade cominciò a svanire nelle tenebre.
“… ti troverò, Scheherazade. Prima o poi riuscirò a salvarti. Te lo prometto.”
“A-aspetterò con trepidazione il n-nostro prossimo incontro, Reiya…” mormorò la cantastorie con le sue ultime forze. “Ma credo che in questa storia nessuno sarà mai salvato.”
Reiya si diresse nuovamente verso il passato, e tutto intorno a lei si dissolse nelle ombre.
Quella che avete appena letto è la traduzione dell'episodio 79 di FoW World - Raid (Reiya's Story), parte della trama del Reiya Cluster (4th) - Winds of the Ominous Moon. Tutte le storie, in inglese, possono essere lette all'indirizzo http://www.fowtcg.com/strories.
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