FOW Tales:I Sei Saggi Capitolo 5:When the wild wind blow
Articolo by Diego Pennesi
Editor Force of Will Italia
Passo dopo passo, istante dopo istante una figura coperta da un pesante mantello di pelle si avvicina sulla sommità della montagna contornata da altre sue simili, così secche così scarne di vegetazione da dare l'impressione di potersi sgretolare di li a poco.
Il cielo plumbeo notturno, squarciato da tuoni e saette era un perfetto sfondo per l'ultimo giorno di vita del mondo.
In ogni dove disperazione e chaos regnavano sovrani.
Dopo mille anni, proprio come previsto da Grusbalesta, umani, elfi,spiriti, regnanti corrotti avevano risvegliato le oscure forze degli cthulhu, attratti da blasfeme promesse di ricchezza, potere e vita eterna.
Scomparso l'ultimo baluardo di speranza, la terra era lentamente scesa in una spirale di guerra e declino.
Ma c'era chi lottava, chi teneva salda la speranza.
Lei non l'aveva mai persa.
Masso dopo masso scalò la montagna fino alla sommità.
O quella che ne rimaneva.
Tagliata, perfettamente.
Una piccola arena circolare di poco più di quattrocento metri, con tanto di spalti.
Seduta, davanti a lei, dall'altra parte, Zero.
Zero la maga del nulla.
Un vestito nero come la notte.
Unghie lunghe come artigli
Uno sguardo deviato
Un sorriso malato
Era seduta con le gambe accavallate e le braccia aperte,appoggiate sui gradini dell'arena, in una posa di noncuranza e sfida
-E così il vento della giustizia è finalmente arrivato...
Dovrei forse rinunciare alla mia magia, e gettarmi dinanzi alla tua clemenza, Fiethsing?-
Non rispose nulla, si limitò a gettare in terra la cappa di pelle così da farsi guardare negli occhi da quella che un tempo era una sua compagna
-Ahahah...Cosa ti è successo?dove è la tua austerità? Cosa sono quei vestiti così pomposi? Dove è la tua selvaggia nudità?-
-...-
-RISPONDIMI!-urlò Zero fracassando con un pugno una decina di metri di spalti.
-Zero...Cosa ti aspettavi di vedere?Ti ho visto uccidere uno dopo l'altro tutti i saggi durante il rituale...Milest, strangolato durante la transizione...Moojdart trafitta dalla sua stessa lancia...Almerius bruciata viva...Grusbalesta corrotto fino alle ossa...E io...Lasciata vivere per osservare...In me ora risiedono le loro emozioni, i loro pensieri...I loro poteri. Ho abbandonato l'austerità, abbracciando tutti loro, i loro ultimi gridi di dolore...Dolore nel vederti cambiata, corrotta...-
-Belle parole...-
-Solo una domanda: Perchè? Perchè rendere così debole il mio sigillo, perchè renderlo così facile da aprire, anche ad una ragazzina qualunque?-
Zero rise di gusto, si alzò in piedi e allargò le bracia
-PER TUTTO QUESTO...Il mondo che abbiamo protetto oggi cade in pezzi...Ti ho lasciata vivere per osservare l'ultimo giorno di vita del mondo!-
-Menzogna-
Zero sorrise, abbassò le braccia, attirò a se la staffa e si incamminò verso Fiethsing.
-Hai ragione...Il mondo non c'entra nulla...Non mi importa, da molto tempo oramai...Sai...Per un periodo di tempo ho combattuto contro gli cthulhu...Ci credevo ancora...Che il mondo ed il suo essere tale dovesse essere preservato...
Poi...-
Si strinse la mano al petto, all'altezza del cuore, inizò a piangere
-Ed iniziò tutto da li...Lo avevo accettato, sapevo che un giorno sarebbe morto e che non lo avrei raggiunto...Ero pronta.
Seppellii anche mia figlia...e mia nipote...
Piano piano divenni un qualcosa da cui stare lontano, uno scherzo della natura...
Sempre più sola, sempre più isolata da tutto il mondo. Il mondo al quale avete sacrificato la mia umanità.
Bestia, allontanata da tutti, trattata come un mostro anche dalla mia discendenza.
Questo è quello che la mia lealtà aveva prodotto? ODIO E RANCORE?
Hai ragione...non mi interessa minimamente questo mondo.
Ma voglio vederti in ginocchio, supplicante,riversa nel tuo stesso sangue e li chiederti: PERCHE'?-
-Zero...-
-Silenzio!-
-No...Ascoltami...-
Fiethsing fu avviluppata da una oscura catena magica, pulsante di magia
-HO DETTO SILENZIO! PARLERAI QUANDO IO LO PERMETTERO'-
Sulla punta della staffa si stavano raccogliendo piccole sfere cupe, creando a loro volta una sfera ancora più grande
-Zero! Ascoltami! Non posso cancellare quello che hai fatto, non posso cancellare il dolore che hai portato nel mondo.
Non posso cancellare ciò che hai fatto a tutti noi saggi, a Kaguya.
Non posso neanche cancellare quello che noi ti abbiamo fatto, non posso cancellare quello che IO ti ho fatto.
Ma quello che sei diventata e' stata una tua scelta.
Hai scelto di essere un Mostro.
Osservati, cosa rimane di te?
Credi che le persone che ti sono state accanto, vogliano vederti così?-
-NON PROVARE A PARALRE DI LORO!-
Con un urlo carico di rabbia Zero scagliò a grande velocità verso Fiethsing, creando una gigantesca esplosione che alzò una nube di polvere alta fin alle nuvole.
Fiethsing rimase impassibile, protetta da uno scudo di vento ruotante a grande velocità
-Ti rispondo io...No. Le hai tradite, hai tradito i loro ricordi-
-Come voi avete tradito me-
-Zero! Anche io ho perduto la persona che più amavo...Ma guardami! Non sono diventata un mostro, non sono diventata corrotta fino alle ossa, non ho venduto la mia anima!-
-Davvero?Parli di quel cencio di essere? Andai da lui quattrocento anni dopo il nostro ultimo incontro...Volevo infliggerti una punizione pari alla mia...volevo portarlo davanti alla tua gemma, così che il suo cadavere potesse essere la prima cosa che avresti visto appena te fossi stata liberata...
Era già morto dentro...quando strinsi il suo collo, quando lo osservai negli occhi e sibilali il tuo nome...Lui neanche lo riconobbe...
E' stato allora un crudele scherzo del destino a darmi questa...benedizione...Non sei stata forse te a scegliermi? Per l'ultima volta, rispondimi: Perchè?-
Fiethsing non rispose, si limitò ad abbassare il volto.
Strinse il pugno e con occhio di sfida osservò negli occhi pieni di ira quella che una volta era la sua compagna.
-Zero...Ti prego...fermati-
La magus del nulla alzò una mano in aria, le nuvole si diradarono mostrando una piccola luna violacea, avviluppata da molteplici Cthulhu.
-Che il mondo giunga al termine!-
-Zero...ti supplico...Non costringermi ad ucciderti-
Sorrise, chiuse gli occhi e sospirò con goduria, come quando il suo amore la teneva tra le braccia, come quando le dava passione e piacere
-Ripetilo, ti prego ripetilo ripetilo ripetilo ripetilo ripetilo-
-Zero...-
-Benvenuta Fiethsing...maga del vento sacro...benvenuta Fiethsing, oracolo degli elfi...Il mio nome è Zero. Fino ad oggi hai mostrato una faccia a tutti noi, la faccia della menzogna.
Dentro di te ribolle lo stesso mio sangue, il sangue della violenza, dell'odio della rabbia.
Non sono belle parole che porti dentro, non sono bei sentimenti quelli che hai cucito su te tessa.
Sono le tue volontà che hai sempre taciuto, represso.
Come le mie...
Ti odio ti odio ti odio ti odio, ti ho odiato da sempre.
Mi guardavi dall'alto in basso, superiora, altezzosa.
Mi salvavi, ci salvavi e non chiedevi nulla in cambio, come se noi non avessimo potuto offrirti nulla.
Ci disprezzavi ci reputavi inferiori, esseri striscianti su una landa marcia.-
-Lo pensi veramente?-
-Certo-
Il viso di Fiethsing si rigò di una singola lacrima.
Zero abbassò con lentezza la mano, e sempre più velocemente la piccola luna stagliata nel cielo iniziò a cadere, a diventare sempre più grande.
Odio.
Aveva vissuto in una favola per anni.
E' vero, non gli aveva mai chiesto nulla, ma perchè non reputava che gli si dovesse nulla.
E' vero, la osservava dall'alto al basso, ma perchè avrebbe voluto aiutarla, sostenerla, farla diventare più forte.
Appena la lacrima toccò terra, con uno scatto felino Fiethsing si gettò contro Zero, ingaggiando un corpo a corpo furioso, incalzando con furia animalesca, colpo dopo colpo sulla staffa che Zero utilizzò per pararsi dai sempre più forti assalti.
-NESSUNO SI FIDAVA DI TE, NEANCHE GRUSBALESTA. IO E SOLO IO MI FIDAVO DI TE. IO TI HO SCELTO .HAI DISTRUTTO CIO' PER CUI TI SEI BATTUTA, HAI RESO SCHIAVO UN INTERO MONDO!-
Con una spazzata Zero riuscì a far indietreggiare Fiethsing, osservò l'asta della sua staffa, completamente divelta dai colpi del magus del vento. La gettò come si getta un cencio sporco e rise, indicando in alto.
-Vuoi vendetta? Bene...Scegli. Ottieni la tua vendetta oppure salva il mondo...non hai molto tempo-
La luna nera era pericolosamente vicina, istante dopo istante si stava avvicinando al pianeta, e la corona rosso infuocata che la circondava significava una sola cosa: che l'impatto era imminente.
Fiethsing, intuendo approssimativamente il luogo dove sarebbe potuta impattare cercò di raggiungerlo correndo il più possibile, Zero la seguì a distanza lanciandogli contro lampi di magia oscura, obbligandola a schivare i mortali colpi con lo scopo di farle perdere tempo.
-Credi che con il tuo misero potere riusciresti a fermare la caduta di una luna?-
Arrivata in prossimità della zona la luna era praticamente a poche centinaia di metri dalla terra, Fiethsing si fermò slittando con tutto il corpo, evocando delle rampicanti che avvilupparono l'intera sfera rallentando la brusca caduta in pochissimo tempo, ma non fermandola del tutto.
-No, ma tu invece SI!-
Con un urlo liberatorio ed aiutata dalle rampicanti, lanciò la luna nera contro Zero, la quale sostenne con tutto il corpo e tutta la sua forza magica che poteva attingere l'impatto.
Fiethsing saltò sopra la luna, evocò dal suo braccio una lama di una decina di metri ed incominciò a correre sulla superficie della sfera tagliando e sminuzzando senza un ordine preciso.
Arrivata sulla sommità la sfera iniziò a collassare su se stessa, si divise perfettamente in due e dallo spacco fuoriuscì Zero, avviluppò ancora una volta Fiethsing e le lanciò una ondata di oscura magia, divelta da un verde sigillo magico.
Ripeté l'attacco per più e più volte, ad ogni colpo il sigillo si indeboliva sempre più, con un rapido scatto della mano la attirò a sé e le conficcò sulla mascella un calcio, scaraventandola contro le macerie della luna, oramai distese per tutta la zona circostante.
-Alzati, non farmi perdere tempo-
La vide riemergere dal nuvolo di polvere, scavalcando alcuni detriti della luna.
Fiethsing osservava la sua rivale, questa volta non c'era nessuno sguardo altezzoso, nessuno sguardo di ammirazione.
La luce che brillava nei suoi occhi al solo sentire di Zero era ormai coperta da un alone oscuro di commiserazione
Zero, riflettuta negli occhi di Fiethsing, strinse i pungi e caricò con tutta la sua velocità, settando a destra e sinistra per scomporre e distrarre Fiethsing, lei rimase impassibile e bloccò con grande abilità ogni attacco, riuscendo, con una veloce spazzata a far cadere in terra la maga del nulla.
Si chinò e caricò un violento pugno ammantato di un verde smeraldo.
Lento, troppo lento, Zero riuscì a schivarlo rotolando su se stessa.
Fiethsing si rialzò, provo a muovere un passo ma si accorse che i propri piedi erano immobilizzati da un sigilli oscuro.
-Non mi stai prendendo neanche sul serio...O forse ti sei semplicemente rammollita...-
-...-
-Ti strapperò le gambe, ti trancerò le braccia finché non sentirò il dolore nelle tue parole, finché non saprò perché hai deciso del mio destino-
-Non posso rispondere. Non è stata una mia decisione trasformarti nell'abominio che oggi tu sei. E' stata una tua scelta-
Zero alzò il braccio destro ad altezza della spalla, inspirò due volte, nel palmo della mano si stavano accumulando raggi di luce oscura, tutti in un unico punto, dove anche il nero sembrava ancora più nero.
Fiethsing provò a liberarsi ma non ci fu nulla da fare.
-Sei una delusione...Ammirazione...Ed invidia. Erano questi due i sentimenti che provavo per te, una così perfetta maga, competente in ogni campo, agile, intelligente.. avrei voluto essere la metà di te. Ed ogni volta che lo dimostravo a me stessa, tu eri li a sottolineare quanta strada avessi ancora da fare e l'umiliazione di non ripagare i miei debiti...
Poi...Tutto si tramutò in odio...in questo odio!-
Fiethsing non rispose.
-Va bene...Allora, iniziamo dalla gamba destra-
Zero lanciò quella piccola sfera contro la gamba di Fiethsing. Arrivata a contatto iniziò a risucchiare tutto lo spazio circostante ed in poco tempo, tutto quello che era al di sotto della coscia destra di Fiethsing, scomparve nel nulla assieme a quella oscurità.
La saggia non emise nessun urlo, nonostante il rumore di ossa spezzate ed il copioso sangue che fuoriusciva.
Zero rimase sorpresa nel veder la stoicità della sua avversaria. Preparò un secondo attacco, fu atterrata da un colpo alle spalle.
Era Fiethsing.
Zero osservò immediatamente la figura della saggia senza più una gamba, quella figura che pian piano si stava dissolvendo.
Era una immagine, un miraggio...
Pensò immediatamente a Moojdart.
Si rialzò con uno scatto
-Ti affidi quindi ai poteri di altri piuttosto che ai tuoi?-
-Zero, voglio che ogni saggio che oggi risiede in me possa scambiare con te un ultima parola, e lo faranno aiutandomi a porre fine alla tua vita-
Le due maghe corsero l'una verso l'altra, iniziarono a scambiarsi rapidi colpi corpo a corpo, per poi allontanarsi e lanciarsi una vera e propria pioggia di dardi, di raggi e magie capaci di far tremare la terra e radere al suolo il paesaggio circostante.
Zero fu prima circondata dalle fiamme di Milest, la cui temperatura era capace di sciogliere anche il diamante più resistente, poi fu abbagliata ed intrappolata dalle catene di Almerius, in grado di contenere la forza di qualsiasi bestia esistente.
Fu poi il momento di Grusbalestra, capace di risucchiare le energie della maga del nulla, ed infine fu ripetutamente colpita da Fiethsing, con la propria forza fisica aumentata decine e decine di volte, mentre con le proprie abilità annullava quante più magie di Zero.
Dal canto suo, la maga del nulla, si liberava con relativa agilità da ogni attacco, colpiva l'intera area per essere certa di interrompere l'attacco di Milest e aprire un varco tra le fiamme, riusciva a saettare in una direzione differente poco prima che le catene di Almerius potessero intrappolarla, capì anche che il potere di Grusbalestra le stava trascinando via le energie, così con ancora più foga si lanciò all'attacco di Fiethsing, rispondendo colpo su colpo, magia su magia.
Il combattimento durò per ore, entrambe visibilmente stanche riportavano i segni di una lotta senza esclusione di colpi.
Varie ferite su tutto il corpo gettavano sangue, le gambe iniziavano a tremare, il respiro sempre più affannato.
Continuarono ancora e ancora, finché entrambe le due maghe avevano a stento la forza di reggersi sulle gambe.
Non avevano la forza per difendersi, votate solo all'attacco ogni assalto sembrava essere doloroso sia per chi lo incassava, sia per chi lo portava a segno.
Più volte, barcollando, sia Zero che Fiethsing caddero a terra dopo aver inflitto alla loro rivale un proprio colpo.
Forse colpita con più forza, Fiethsing ora giaceva al suolo, agonizzante ed incapace di rialzarsi.
Zero si trascinò da lei come potè e vi fu sopra con tutto il peso.
Iniziò a colpirla sul volto con ripetuti pugni, sempre meno precisi e sempre più lentamente.
Smise quando le forze la abbandonarono, facendola sputare sangue dalla bocca.
Fiethsing con un urlo di rabbia riuscì a scaraventare la sua assalitrice a terra, la prese per i capelli, la tirò a se ed iniziò a colpirla sul petto.
Ad ogni colpo si poteva udire un osso rotto.
La lasciò andare dopo una dozzina di colpi, collassò sulle sue gambe poco dopo, così come Zero.
Fiethsing tentò di rialzarsi, ma tutto attorno a lei si materializzarono uno sciame di piccoli cthulhu.
I loro occhi, rossi, vacui, infondevano paura e terrore.
Sarebbero stato facile per Fiethsing eliminarli in un colpo, ma non aveva più energie, e quando i primi si gettarono contro il saggio del vento solo un miracolo di tenacia la fece rialzare sulle gambe e continuare a combattere.
Li uccise uno ad uno, barcollando, reggendosi sulle ginocchia.
Strappò loro i tentacoli, cavò loro i neri cuori, li rese cenci.
Cadde al suolo, si trascinò appoggiando le spalle su una roccia; non riusciva neanche più a vedere con chiarezza, la sua vista si stava appannando, aveva perso troppo sangue.
Apparvero altri cthulhu, questa volta molti di più.
Non avrebbe potuto fare nulla.
Zero si alzò, e con una spazzata della sua mano, emanando una ondata oscura come la notte, distrusse tutti gli cthulhu in un solo colpo, lasciandoli li in terra, privi di vita.
Deglutì osservando il corpo in fin di vita di Fiethsing.
Ricordava il suo sogno.
-Allora...Perchè...-
-Zero...basta... ti scongiuro...-
-Fa silenzio fa silenzio fa silenzio...Prima che te muoia dimmi perchè hai voluto che io divenissi immortale...Per l'ultima volta...-
Fiethsing chiuse gli occhi
-Zero...io...io...-
-Basta!-
Zero alzò la mano, su di essa si stava creando un piccolo quadrato di energia magica oscura.
-Quando questo di colpirà di te rimarrà solo un guscio di cenere...Un piccolo giochino insegnatomi da un'uomo...-
-Zero...fermati...ti prego-
-Come è che diceva...Ah si..La morte e' solamente una forma. Una morte completa corrisponde alla distruzione più totale. Ironico, dare lezioni sulla morte da chi non può...-
-Zero...non insultarmi...tu puoi morire...basta che ti si strappi di dosso la vita...in un sol colpo...ti prego...ti prego...-
-Invochi pietà davanti la tua fine...patetica-
Il prisma oscuro si arrestò, Zero era pronta ad uccidere la sua vecchia compagna.
-Non mi hai deluso:avrei voluto vederti strisciare nel sangue, senza braccia, coperta di fango e sangue. Ti vedrò morta-
Zero la guardò carica di odio.
Fiethsing aprì gli occhi e strinse i denti.
-Ora muori, FIETHSING!-
Zero lanciò il prisma ma fu distratta, nello stesso istante il cielo fu illuminato da un bianco sigillo.
Gigantesco, imponente, colossale.
Nello stesso istante in cui Zero urlò il suo nome Fietshing fece altrettanto, e con le ultime forze, cercò di attirare a se qualcosa, alle spalle della Maga del nulla, poco prima che una abbagliante luce non le inghiotti entrambe.
Zero non sentì tutto l'urlo di Fiethsing, le sembrò che dopo aver udito il suo nome, la maga del vento avesse proferito dell'altro.
Abbracciata dalla sfolgorante luce, sentì solo che qualcosa di non definito, la stava abbandonando.