FOW Tales: Redenzione Prologo: La Storia Non Detta
Articolo by Diego Pennesi
Editor Force of Will Italia
Grandi furono i festeggiamenti tenutisi in tutte le terre, sfarzosi banchetti e sfilate in onore dei grandi eroi che contribuirono a salvare il mondo, ancora una volta, dalla minaccia dell'oscurità.
Guerrieri elevati ad Eroi ed Eroi a simboli di giustizia ed integrità.
Ma ancor più sfarzosi furono i giorni e giorni di festeggiamenti e di banchetti per le nozze dei due che forse più di tutti divennero simbolo di questa guerra.
Da ogni dove dignitari racchiusi in pomposi vestiti fecero visita al grande palazzo di luce per porre omaggi ed auguri ai novelli regnanti consorti, partecipando così al lungo e praticamente interminabile banchetto nuziale, di incredibile magnificenza e fattura, ricco di ogni leccornia: Carni provenienti dalle più remote ed incontaminate praterie, pasticci di verdure ricreati con ricette Elfiche tramandate da secoli di madre in figlia, dolci provenienti dalle più esotiche coste.
Ad ogni imbrunire nuovi dignitari arrivano e altri lasciano il castello di luce, con un grande sorriso.
Li osservò tutti salutandoli uno dopo l'altro, seduta su una semplice sedia, con un gentile cenno del capo ed un sorriso soffice e caldo dalla sua stanza, una finestra privilegiata sullo sconfinato bosco ai margini del castello di luce.
La sua bellezza era ancor più esaltata dall'abito da sposa che la racchiudeva: un viso perfetto, due grandi occhi ricchi d'amore e passione di color ambra, lo stesso colore dei fiori che adornavano lo sfarzoso velo nuziale.
-Mia signora, le ho portato del Tè-
-Grazie- rispose la donna
-Desidera dello zucchero?-
-No, grazie mille-
-HUMM Ma che schifezza...Come fai a bere una roba del genere? Rinomato infuso un fico secco...BLE-
Pandora si girò con uno sguardo interrogativo verso la inserviente, si sorprese invece nel trovare Scheherazade, sospirando con fare scocciato.
-E allora non berlo, idiota-
-Dai, quando mi ricapita una occasione del genere? Hai la minima idea di quanto costi solo una singola foglia di questa pianta?-
Pandora si diresse verso la narratrice e le prese di mano la tazza, posandola sul vassoio
-Troppo per te-
-Simpatica-
-Cosa ci fai qui?Avevo dato disposizione di non far entrare nessuno-
Scheherazade prese dalla scarsella una busta e la agitò davanti gli occhi di Pandora
-Guarda ti ho portato dei biscotti!-
La neo principessa agguantò la busta aprendola per controllarne il contenuto, dopodiché si adagiò sul letto portando le leccornie con se.
-Cosa ci fai qui?-
-Non posso venire a vedere come sta la mia principessa?-
-Mi hai visto per quattro lunghissimi giorni al banchetto nuziale, hai così tanta voglia di vedermi perché non fai formale richiesta di ammissione alla corte reale?-
-Oh no, non sono una ragazza adatta alla vita di corte, l'ultima volta al servizio di qualcuno non è andata benissimo, preferisco girovagare qui e li- rispose la narratrice mentre si sedette su una sedia
-Ascolta un attimo Pandora: so che non siamo, come dire...-
-Se stai pensando di dire “amiche”, ti giuro sarebbe la prima cosa intelligente che ti abbia mai sentito dire-
-Lo prendo come un complimento...Dicevo, anche se non siamo proprio amiche, non vedo perchè non possiamo parlare un poco...-
Pandora la osservò con sguardo cupo
-Te lo do io il perchè! Metà di quello che è uscito dal tuo libro ha cercato di ammazzare metà del mio mondo, a me pare una motivazione sufficiente almeno per frustarti-
-Vedi? Già stiamo migliorando! Ora solo metà!-
-Falla finita, non stò scherzando-
-E tu sai benissimo che non è vero: Te l'ho detto tra me e tuo marito non c'è stato nulla! Niente di niente!Ti sei fatta una storia in testa per nulla!-
Le due donne si guardarono per alcuni istanti poi sospirarono rilassandosi sui rispettivi giacigli
-Tutto questo viavai di persone mi sta stancando...Non sono una ragazza adatta alla vita di corte-
-Ti capisco-
-Davvero?-
-Hum Hum...Non siamo due ragazze di “sangue nobile” ecco-
-Su questo hai ragione ma le persone possono cogliere le occasioni e cambiare.-
-Tranne me?-
-Tranne te-
Scheherazade rise grattandosi la testa
-Hei...Non è che me ne lasci uno di biscotto?-
Pandora non se ne rese conto ma mangiò praticamente l'intera busta di biscotti, coprendo di briciole il vestito nuziale; Accortasene, sbiancò maledicendo la sua golosità e si alzò di scatto per pulire alla meglio il prezioso vestito e rendersi presentabile, ma pochi istanti dopo iniziò a barcollare in preda a forti vertigini.
Scheherazade riuscì a prenderla poco prima che crollasse in terra e ad adagiarla di nuovo sul letto
-Hei! Cos'hai?-
-Gira...tutto...cavolo...Mi viene da vomitare...-
-Su su...Anche te però ma quanto cavolo mangi?-
-Fatti i fatti tuoi, se ho fame ho fame...-
-Sarà, ma se continui così il tuo re dovrà allargare il trono-
Pandora rispose con un dito medio
Scheherazade rise ancora mentre piano piano cercò di far sedere Pandora sul letto, coprendola con un leggero lenzuolo
-Da quanto è che hai questi giramenti di testa?-
-Che te ne importa?-
-Sono un medico e mi interessa la tua salute-
-Bha...saranno quattro o cinque settimane...-
-Nausea ogni giorno?-
-Si.
Vomito dopo mangiato?-
-No, non sempre-
-Dolore all'addome?-
-Si un po' si-
-Sensibile ad alcuni odori particolari?-
-Come lo schifo di profumo che indossi?-
-Lo prendo come un si....Appetito?-
-Si...quello si...hai altri biscotti per caso?-
-No. Invece fai pipì gialla?-
-No...MA TI STO' ANCHE A RISPONDERE-
-Allora sei incinta-
Pandora sgranò gli occhi guardando il vuoto, girandosi lentamente verso Scheherazade ed infine osservandola a bocca aperta.
Iniziò a sorridere mentre iniziò a piangere di gioia senza più freni.
-Su su...Dai E' una bella notizia, non c'è bisogno di piangere...Asciugati dai-
-*Snif...Grazie...Dopo aver lasciato la piccola Kaguya...Dopo averla tenuta tra le braccia ecco...-
Scheherazade Sorrise e la abbracciò
-Allora! Regina e Madre in così breve tempo!-
Pandora rise di gioia asciugandosi le lacrime.
-Non posso dirglielo ora-
-Perchè?-
-Non iniziare a farti insultare rovinando l'atmosfera: Non lo vedi come è preso?-
-Sarà...-
Le due donne attesero alcuni minuti, mentre ogni tanto Pandora rideva di gioia mordendosi le labbra
-Ascolta- rompette il silenzio Scheherazade -Sono qui per un motivo ben preciso-
-Ti ascolto-
-Fa strano magari sentitelo dire da me ma...Ti ammiro-
Pandora arricciò la fronte con uno sguardo misto a divertimento
-Mi ammiri?-
-Si. Diventare una regina porta con se un grande carico di responsabilità, di doveri e di aspettative-
-Sai benissimo che proprio come il tuo consorte, ora hai in mano le redini del regno e forse anche del mondo-
-Lo sò-
-Bhe...La cosa a me spaventa, mortalmente. Oh non perchè non mi fidi di te, tutto al contrario, è proprio una paura matta, se fossi io al tuo posto sarei già fuggita-
-Dove vuoi arrivare?-
Scheherazade si alzò
-Hai notato che durante il banchetto nuziale ho parlato di tutti? Delle loro gesta eroiche? Di tutte le persone, tranne una-
-Tranne due magari-
-Lascia perdere Zero e Fiethsing, sono cose che sappiamo io te e “pochi” altri-
-Allora di chi parliamo?-
-Di “lei”-
Pandora realizzò di chi si stava parlando: era vero, nonostante fosse li presente le sue gesta furono taciute ai commensali
-Già...perchè se posso chiedertelo?-
-La sua storia non è..come dire...adatta ad un tavolo gioioso...o ad una qualsiasi tavolata. Eppure credimi è una storia che deve essere narrata-
-Perché?-
-Perché lei ha portato il peso di un intero regno sulle proprie spalle, una vera e propria croce pesante come la pietra sul proprio cuore. Non fu sempre un fulgido esempio di luce e speranza: un po' come te mia cara-
Pandora non si risentì molto di questa cosa, conosceva il suo passato, lo aveva messo alle proprie spalle così come il suo sposo quando le chiese la mano in matrimonio.
-Ascolta, come hai detto te le persone cambiano: lei lo ha fatto, Zero lo ha fatto, anche te lo hai fatto...Le persone cambiano.
Aveva perduto tutto, il suo impero, la sua vita, suo marito e anche il suo figlio. Immersa nell'oscurità è riuscita infine a prevalere, a diventare quello che oggi è. Se te vorrai essere pronta un giorno a prendere in mano il destino del mondo, dovrai sapere cosa ti aspetta, cosa dovrai patire, il peso che graverà sulla tua anima: quando ci sarà la guerra, perchè credimi ci sarà, dovremmo ancora una volta mettere alla prova noi stessi-
Pandora fu rapita da quelle parole, rimase in attesa che la narratrice facesse il proprio dovere, che le narrasse questa storia non scritta
-Mia cara, questa è una storia ricca di sentimento, odio misto ad amore, rabbia mista a disperazione: questa è la storia non detta di come una fantasia possa divenire il peggiore dei propri mali, avvelenando il cuore, e di come i ricordi possano essere l'unico utile antidoto per la salvezza della propria anima.
Questa è la storia non detta di una infausta discendenza e della sua lotta per la sopravvivenza
Questa è la storia non detta di un cammino tra sangue e lacrime, di redenzione.
Questa è la storia non detta di un amore spezzato dalla tragedia.
Questa è la storia di Jeanne de Arc.-