La Rincorsa
La Rincorsa
By Michele Mancosu, Rev Michele Mancosu
(rev 22/5/17, CR 6.3)
Il seguente articolo si prefigge lo scopo di illustrare in maniera semplice ma chiara uno dei concetti fondamenti del gioco: LA RINCORSA.
La Rincorsa altro non è che una sequenza di magie e abilità che i due giocatori hanno attivato e che sono in attesa di risolvere.
Il principale punto da affrontare pertanto è la differenza tra ATTIVAZIONE e RISOLUZIONE.
In maniera molto sintetica si può dire che una ATTIVAZIONE è una sorta di dichiarazione del giocatore di voler applicare l'effetto di una magia/abilità. Tutto ciò che viene attivato, fatta eccezione per le abilità di volontà entra per l'appunto in una rincorsa.
Per poter attivare una magia o una abilità, il giocatore che detiene la priorità:
- sceglie una carta dalla mano o una abilità di una sua carta
- fa entrare tale carta/abilità in rincorsa
- nel caso di più alternative possibili, si dichiara l'opzione scelta
- si scelgono gli eventuali bersagli necessari
- si paga il costo della suddetta magia/abilità
Esempio 1:
Il giocatore di turno vuole giocare il canto Folgore dalla mano: pertanto sceglie la carta e la mette sul terreno mostrandola all'avversario. Il canto entra in rincorsa, il giocatore dichiara quale opzione vuole applicare, sceglie un bersaglio legale se necessario, cioè il personaggio a cui vuole applicare l'effetto ed infine ne paga il costo di una volontà di tipo fuoco.
Il giocatore che detiene la priorità ha facoltà di aggiungere tutto ciò che vuole alla rincorsa prima di dover cedere la priorità all'avversario per dargli modo di giocare qualcosa a sua volta in risposta.
Fino a che ENTRAMBI i giocatori non dichiarano un passaggio di priorità consecutivo senza aver attivato nulla, nessun effetto viene applicato (nessuna carta/abilità risolve). Quando entrambi i giocatori dichiarano di non aggiungere nuove magie/abilità, allora si passa alla RISOLUZIONE: cioè alla applicazione effettiva degli effetti di ciò che è stato attivato.
La rincorsa viene risolta sempre un passo per volta a partire dall'ULTIMA magia/abilità aggiunta alla rincorsa stessa che ancora non ha risolto.
Tutte le volte che un passo della rincorsa risolve, se la rincorsa non si è svuotata (cioè vi sono ancora magie/abilità da risolvere), il giocatore di turno ri-acquisisce priorità e può attivare nuove cose da aggiungere alla rincorsa. Dopo che ha terminato, la priorità passa al giocatore non-di turno che può a sua volta fare lo stesso.
Bisogna prestare inoltre attenzione che una carta, mentre è nell'area-rincorsa, vi rimane finché non risolve completamente. Solo dopo che ciò è avvenuto, viene messa nel cimitero.
Esempio 2:
Il mio avversario gioca Folgore dalla mano e bersaglia uno dei miei risonatori: mi cede priorità ed io attivo Antica Conoscenza in rincorsa. Entrambi cediamo priorità senza attivare nient'altro pertanto la Antica Conoscenza può risolvere. Grazie ad essa posso pescare due carte. Una di queste due è Brezza Finale. La rincorsa ancora non è vuota perché Folgore ancora non ha risolto quindi posso aggiungere Brezza Finale alla rincorsa e scegliere come bersaglio Folgore stessa. In tal modo Folgore tornerà in mano al suo proprietario uscendo dall'area-rincorsa senza poter risolvere.
Esempio 3:
Nel mio turno dichiaro di compiere il processo di Giudizio del mio Sovrano: l'attivazione di tale abilità genera l'apertura di una rincorsa: il mio avversario avrà quindi diritto di rispondere al mio giudizio prima che questo risolva. Quando il processo di Giudizio sarà compiuto, cioè avrà risolto correttamente, il mio Sovrano-G entrerà nel terreno, cosa che comporterà la chiusura della rincorsa aperta dall'attivazione del giudizio stesso.
Tuttavia l'entrata nel terreno di Pricia, Fanciulla Reincarnata della Fiamma comporta l'innesco di una sua abilità automatica che porta all'apertura di una nuova rincorsa. In questo frangente, la priorità è ancora mia che sono il giocatore di turno: pertanto avrò ancora facoltà di aggiungere nuove magie/abilità alla nuova rincorsa apertasi PRIMA che il mio avversario possa giocare alcun ché ( ad esempio, se sono soddisfatte le condizioni, potrei decidere di attivare l'abilità Arte degli Dei della mia Pricia in rincorsa all'abilità automatica innescatasi).
Chiarita la differenza tra attivazione e risoluzione occorre ora precisare alcune questioni.
La prima di queste, che spesso viene dato per scontata, è il COSTO: tutto ciò che viene aggiunto alla rincorsa viene giocato e di tutto ciò che viene giocato bisogna pagarne il costo all'attivazione.
Tale costo può essere pagato in volontà (prodotta ad esempio dalle pietre) o con metodi alternativi (incarnazione, furtivo, etc...).
Esempio 4:
Io posso giocare dalla mano ed aggiungere alla rincorsa Cthugha, la Fiamma Vivente pagandone il costo in due modi diversi: o con la volontà (1 volontà fuoco e 2 volontà generiche) oppure sfruttando l'abilità Incarnazione, cioè bandendo dal mio terreno un risonatore di tipo fuoco.
Il secondo punto è relativo a come entrano in rincorsa le carte. Qualsiasi carta, mentre si trova in rincorsa, è considerata una MAGIA:
- se sto giocando un risonatore, ho messo in rincorsa una MAGIA RISONATORE
- qualsiasi altra carta, è considerata una MAGIA NON-RISONATORE
Bisogna fare attenzione inoltre che le abilità attivate o innescate automaticamente che sono entrate in rincorsa, non rientrano in nessuna delle due categorie sopracitate ma rimangono per l'appunto solo abilità.
Magie Risonatore
Magie Non-Risonatore
L'ultimo punto da precisare è questo: una volta che una magia o abilità è entrata in rincorsa, non importa che fine faccia la fonte che l'ha generata. A meno che non venga esplicitamente annullata con un'altra magia/abilità, risolverà correttamente comunque.
Esempio 4:
Io controllo Ginevra, la Regina Gelosa sul mio terreno e decido di attivarne la prima abilità attiva: tale abilità entra pertanto in rincorsa e ne pago il costo che prevede di bandire un risonatore. Scelgo di bandire lei stessa per la sua stessa abilità. Al momento della risoluzione, Ginevra sarà già al cimitero ma la sua abilità risolverà comunque in quanto entrata correttamente in rincorsa.