Il Sole e la Luna - Cap. 1
Questo mondo si era formato eoni fa dagli alti dei dell'antica Valhalla. Gli dei hanno scelto i loro delegati e li hanno collocati in questo mondo, facendoli combattere al loro posto. Ogni dio aveva le sue ragioni per farlo, sia per risolvere dispute o per puro intrattenimento, e concessero ai loro delegati un pezzo della loro divinità. Quei delegati hanno continuato a combattere senza fine, fino a ...
Oggi, rimangono solo dieci dei delegati originali...
Tenendo gli occhi fissi sull'orizzonte, Brunilde attese le prime luci dell'alba. Al suo fianco stavano le sue valchirie affidabili e temprate dalla battaglia, seguite dalle schiere di fedeli soldati che avrebbe presto condotto in battaglia.
Brunilde si ricordò di com’era all’inizio il mondo. C'erano allora molte nazioni, ognuna in competizione per il controllo delle terre. Ma col passare del tempo, rimase solo il più forte. Guardando indietro al suo esercito, Brunilde vide soldati che era orgogliosa di chiamare suoi. Agendo come comandante mentre Lord Odin era assente, Brunilde aveva condotto questi soldati ormai veterani in innumerevoli lotte e spesso vittoriosamente. La vittoria era naturale, poiché Lord Odin aveva concesso al suo popolo quasi invulnerabilità per tutto il tempo che il sole splendeva sopra la testa, così come la possibilità di ricongiungersi alla battaglia oltre la morte.
L'alba sarebbe arrivata presto. La mente di Brunilde cominciò a correre mentre la sua adrenalina iniziava a salire. Per quali ragioni le persone vanno in guerra? È per l'onore, per la gloria? Conoscere la pace? Vendetta? O non esiste una ragione più grande?
Brunilde sorrise. Non so degli altri, ma la mia aspirazione è chiara. Presentare niente meno che il mondo al mio signore per quando tornerà inevitabilmente.
“Tutte le unità, avanti!”
Atom Seikhart rimuginò sugli appunti mentre beveva il tè nel suo giardino. Le sue recenti ricerche sulla categorizzazione delle rune avevano raggiunto una svolta, dimostrando che potrebbe esistere un metodo valido per utilizzare rune di attributi diversi. Mentre continuava a meditare, una figura misteriosa gli si avvicinò da dietro, prima di aggredirlo alle spalle.
“Boo!” Una voce proveniva da dietro.
Atom si girò seccamente per trovare una ragazza con un paio di orecchie piuttosto morbide.
“Ayu, sono piuttosto occupato adesso. Vai a trovare qualcun'altro con cui giocare.” Atom si congedò
“Teehee!” Disse Ayu imbarazzata, prima di sedersi al tavolo con Atom.
Erano passati mesi dall'ultima volta che Atom aveva visto Ayu. Era il tipo che andava e veniva in un attimo, a volte tornando con souvenir da paesi stranieri o indossando strani vestiti provenienti da altre culture. Si preoccupava di lei nelle lunghe assenze, ma dopo un centinaio di anni si era abituato. Cento anni fa Intorno allo stesso periodo aveva fatto un accordo con il saggio del vento.
“Che fai?” Chiese Ayu.
“...Ricerche sulle rune.”
“Oh... Forte, forte...” Rispose Ayu disinteressatamente.
Un silenzio cadde tra i due, permettendo ad Atom di tornare momentaneamente ai suoi appunti.
“Ehi, ehi, hai mai la strana sensazione che qualcuno ti stia guardando?” Chiese ancora una volta Ayu.
“Sigh...ce l’ho infatti.” rispose Atom senza alzare lo sguardo dai suoi appunti, “Come adesso, per esempio.”
“Davvero!... Oh. Questo è ciò che intendi. Cavolo, non sei divertente!” Rispose Ayu sconsolata.
“Ad ogni modo, come stavo dicendo, mi sento come se qualcuno mi guardasse ultimamente.”
“Continuiamo ancora con questa storia? ... Beh, Ayu, sei abbastanza evidente.”
“Intendo quando nessuno è nei paraggi.”
“Questa è solo la tua immaginazione.” Disse Atom in tono pratico. “In ogni caso perché sei qui?”
“Oh certo! Super importante. Abbiamo estranei da fuori che arrivano.”
“Hmm?” Atom alzò lo sguardo dai suoi appunti, prima di saltare in piedi. “Tsk, è di nuovo quella esaltata di Brunilde? Lei non impara mai a rinunciare.” Mentre gli angeli che Zeus mandava a guardia del Paradiso lunare sarebbero stati probabilmente abbastanza, Atom preferiva stare sul campo di battaglia combattendo contro Brunilde stessa.
La città di Paradiso Lunare era stata in guerra con Minerva da secoli. Ma la faida tra Atom e Brunilde andava avanti ancora più a lungo, dal tempo dell'antica Valhalla. Atom ricordava ancora vividamente il vecchio mondo in cui combatteva contro Brunilde, un mero scudiero all'epoca nell'esercito di Odino.
“No, no, non Brunilde! Persone al di fuori di questo mondo. Le persone come me. Vagabondi.”
In quel momento, una ragazza entrò nel giardino.
“Mi scusi, è passato di qui uno strano gatto?”